Giovanni 6,60-69
DA CHI ANDREMO: TU HAI PAROLE DI VITA “ETERNA”
Il discorso alla sinagoga di Carnafao centrato sull’eucarestia è stato un gran fallimento. I capi religiosi lo ridicolizzano (“come può costui darci la sua carne da mangiare?”).
Ma non viene capito neanche dai discepoli (dicono: “questa parola è dura,” cioè insolente, impossibile, offensiva).
Gesù ha preso il distacco dalla tradizione dei “padri” di Israele ed invita a seguire il Padre.
I discepoli, alcuni, seguono Gesù per ambizione, perché vogliono che diventi il “re del popolo”, una figura centrale che realizzi il modello del vecchio messia e loro vengano inseriti in questo progetto.
Gesù dice “dovete farvi pane per gli altri” e loro mormorano contro di lui. Gesù riprende: se questo vi scandalizza – perché passa attraverso la morte – se vedeste il figlio dell’uomo salire dov’era prima?
Ma per salire bisogna scendere nella morte più infame, quella della croce, dei maledetti da Dio a cui lo condanna il potere religioso perché sa che, se non è disprezzato, maledetto può riprendersi col popolo.
Poi dà un’indicazione importante e preziosa sull’eucarestia “E’ lo spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla”. Mangiare il pane è il senso dell’eucarestia, ma se non ti fai pane per gli altri, questo non serve a nulla.
Se l’amore ricevuto non si trasforma in amore comunicato non serve.
Gesù garantisce: le parole che vi ho detto sono spirito e vita, chi mangia questo pane ha dentro di sé la potenza di queste parole.
Aggiunge un aspetto importante: molti se ne vanno.
Nella comunità vi è stata una selezione, i più se ne sono andati.
Allora, rivolto ai dodici, dice: volete andarvene anche voi? Sa che lo seguono per interesse (partecipare del suo regno), non hanno capito ancora che per seguirlo ci vuole disponibilità a mettere la propria vita a servizio degli altri.
Pietro risponde “Da chi andremo, tu ha parole di vita eterna!” Le parole di Gesù, che si sono fatte carne in lui, comunicano una vita oltre la morte. Poi prosegue: noi abbiamo conosciuto che tu sei il santo di Dio, cioè il messia della tradizione, dell’attesa popolare che avrebbe restaurato la monarchia, dominato i pagani e imposto la legge.
Questo purtroppo è il messia che Pietro desidera e che lo porterà a tradire Gesù al momento dell’arresto.