Matteo 5,38-48
“AMATE I VOSTRI NEMICI …FATE DEL BENE A QUELLI CHE VI ODIANO..”
Gesù di Nazareth continua a prendere le distanze dalla legislazione di Mosè e presenta un’alternativa di società ed un nuovo modo di rapportarsi con Dio.
E dice “Avete inteso che fu detto: occhio per occhio, dente per dente”. Questa legislazione di Mosè fu un grande passo avanti: la gestione della vendetta considerata dai prepotenti illimitata.
Infatti leggiamo nel Genesi 4,24 di Lamec che si vanta “Ho ucciso un uomo per una scalfittura e un ragazzo per un mio livido”; perciò vediamo quanto è importante regolarla e Mosè vuole mettere un limite: un occhio per un occhio!niente di più!
Gesù prende le distanze e chiede di fare un passo avanti “Ma io vi dico:
non opponetevi al malvagio con un’altra volenza”. Non significa essere passivi, tonti, accettare ogni prepotenza, ma spezzare il cerchio della violenza, proporre altre risposte, disinnescare l’odio e la violenza che si abbattono su di noi.
Gesù, infatti, l’unica volta che ricevette uno schiaffo disse “Perché mi percuoti? Se ho sbagliato, dimmelo”.
Ma se non ho sbagliato, perché questa violenza?
E la violenza si disinnesca con proposte di dialogo. Il discepolo di Gesù di Nazareth è colui che, di fronte ad una violenza cerca di far capire “Guarda, la tua capacità di volermi fare del male non sarà così grande come la mia di volerti fare del bene!”
Il testo continua “Avete inteso che fu detto: amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. L’amore verso il prossimo era limitato al clan familiare, alla tribù, qualche volta a tutto il popolo di Israele, mai oltre.
L’odio, sovente, veniva legato all’odio che Dio aveva per i peccatori, era solo una giustificazione per l’odio umano. Il Salmo 139, 21 dice “Quanto odio, Signore, quelli che ti odiano”. Mai si odia con tanto gusto come quando ci si sente “appoggiati” da Dio. Pensiamo in questi anni alle vendette terroristiche suicide, alle autobombe ,alle guerre civili di popolazioni “sponsorizzate” da Dio, fatte in nome di una legge che ha lui al centro!
Invece, Gesù di Nazareth ci propone di superare i limiti fino ad inglobare anche il nemico. E lo esprime cambiando anche il verbo greco: da fileo (amore che riceve ricambio, come il figlio in famiglia) ad agapeo (amore che è indipendente dalla qualità di chi lo riceve), non guarda i meriti della persona che viene amata, ma nasce dal bisogno dell’altro.E’ il modo di amare di Dio che Gesù di Nazareth vuole comunicarci
Si giunge fino a pregare per quelli che ci perseguitano! Se questo avviene “sarete figli del padre vostro”, cioè assomiglierete al Padre che ama anche quelli considerati nemici.
E poi dà l’immagine del sole che sorge sui buoni e sui malvagi, sui giusti e sugli ingiusti, su tutti.
Altro esempio: se salutate ed amate solo quelli che vi ricambiano il saluto, non fate nulla di straordinario.
Infine l’invito finale “Siate dunque perfetti come il vostro padre celeste”, siate buoni fino in fondo, perché questo è nelle possibilità e capacità di una persona.
Quando si realizza questo, la vita del credente si incontra con quella di Dio e l’uomo sperimenta la sua presenza, il suo modo di agire in ogni avvenimento della propria vita.
Dunque “Amate i vostri nemici”, disinnescate la violenza con atteggiamenti fermi, ma diversi perché, rispondendo con la violenza, la spirale non si rompe e la vita diventa un inferno.