PASQUA DI “RISURREZIONE DI GESU’”: LA VITA HA VINTO SULLA MORTE

1. Che cosa non è la Risurrezione di Gesù. La riflessione teologica ci dice che il racconto della Risurrezione di  Gesù  non è un fatto storico, ma il racconto di un avvenimento non visto direttamente da nessuno: sta al di là di quello che è un fatto fisico.

2. La Risurrezione non è un fatto documentabile come avvenimento a cui assistiamo: infatti nessuno lo vide e i testimoni ci dicono di credere perché vedono il sepolcro vuoto, poi “vedono” Cristo risorto, mangiano insieme, parlano insieme, cioè lo sentono vivo.

La Risurrezione di Cristo viene paragonata alla “reviviscenza” di Lazzaro, ma non è questo la risurrezione di Cristo.. Gesù non ritornò alla vita precedente, la risurrezione non è la rianimazione di un cadavere.

3. La Risurrezione di Gesù (ed anche la nostra) non sono un ritorno all’indietro, alla vita precedente, ma un passo avanti verso la Vita, quella di Dio.

     Gesù vive con Dio che non ha né spazio né tempo: anche per noi sarà così.

Lo è già per i nostri cari che ci hanno “lasciati” e coi quali preghiamo quando li  ricordiamo: pregano con noi

4. E’ importante perché vogliamo capire qualcosa oltre le “immagini”, i miti, i sogni.

La risurrezione fu accolta con molta aggressività da parte delle autorità giudaiche. Gli apostoli (vedi Atti) annunciavano la Risurrezione “di quel Gesù che voi avete ucciso appendendolo alla croce!”: IL CROCIFISSO E’ RISORTO ,dicevano .

Quell’uomo, chiamato Gesù, condannato e scomunicato dal potere civile e religioso, è risorto. Fu abbandonato dai discepoli, si sentì “abbandonato” da Dio, invece Dio lo ha fatto RISORGERE!, lo ha fatto “sedere alla sua destra”, cioè vivere con lui. Dio sostiene la sua causa, il suo progetto, che ormai credevamo sepolto con lui ,invece  tornava a mettersi in piedi.

La comunità religiosa ebraica ,almeno i capi,  credeva di averlo condannato giustamente in nome di Dio.

5. Credere, dunque, con la fede di Gesù è, dunque, fare come i discepoli: capire che la morte non ha potere su di Lui, che Gesù è il SIGNORE RISORTO:Via – Verità -Vita. E, oggi, spetta a noi seguire la sua causa “obbedendo a Dio e non agli uomini”, facendo nostre le sue scelte

6. Credere nella Risurrezione non è affermare un fatto fisico (RIVIVISCENZA),

non è una verità teorica (la vita dopo la morte), ma è credere che la sua causa,                                                                    la sua parola, il suo progetto esprimono un valore fondamentale per la nostra vita.

Non è credere in Gesù, ma come Gesù, avere la fede di Gesù:

avere il suo atteggiamento di  fronte alla storia, la sua scelta dei “poveri”, della “terra nuova” che è già inserita nella vita presente, realizzare nel nostro  mondo il Regno di Cristo Risorto: Regno di Vita, Giustizia, Amore e Pace.

 

Fredo Olivero Comunità di san.Rocco Torino 2016