Marco 10,46-52

 

RABBUNI (MAESTRO) CHE IO VEDA DI NUOVO

 

Questo brano ha bisogno prima di un chiarimento generale: quando leggiamo i vangeli ricordiamo che non sono libri  di cronaca, di storia, ma il contenuto riguarda la fede.

Il racconto qui riguarda la guarigione di un uomo diventato cieco. Lo stesso episodio è in Matteo dove i ciechi sono due.  Quanti erano: uno o due? La verità proposta però è identica. La lettura è simbolica

Marco: “Giunsero a Gerico” è l’ultima città prima di Gerusalemme .Qui si presenta un individuo “Il figlio di Timeo, Bartimeo”, Bartimeo in aramaico è il “figlio di Timeo”, quindi lo ripete due volte. Timeo significa onore,onorato; figlio nella cultura ebraica indica “che assomiglia al Padre”, non tanto che nasce dal padre

Bartimeo è dunque colui che attende di essere apprezzato, mentre Gesù è disprezzato (ricordiamo il commento di Gesù dopo la vicenda nella sinagoga di Cafarnao) Un profeta non è disprezzato se non nella sua casa..

Perché ripete due volte Bartimeo ? Perché vuole raffigurare i due discepoli (Giacomo e Giovanni) che vogliono i due primi posti nel regno, accecati dall’ambizione (ma non sono ciechi da sempre). Gesù aveva detto “avete gli occhi e non vedete” proprio perché accecati dalla vanità, dalla voglia di emergere.

Il cieco, con doppio nome, è immagine dei due discepoli.

Sedeva “lungo la strada”,luogo sterile per indicare che  ha desiderio di superare gli altri è infruttuoso (come la strada su cui il seme non attecchisce). Come Giacomo e Giovanni che hanno sentito il suo messaggio e gli chiedono i primi posti.

Il cieco, invece, comincia a gridare “Figlio di Davide”, il re che attraverso un bagno di sangue, la violenza ed il massacro unì le dodici tribù. “Abbi pietà di me”, cioè vieni in soccorso per cacciare i romani che ci opprimono. Molti lo rimproverano e lui grida più forte “Figlio di Davide!”, era cieco di fronte alla sua proposta. Gesù si fermò e lo chiamò. E inizia la conversione come quella dei discepoli. Lascia il mantello (cioè rompe con l’ideologia), balza in piedi e va da Gesù. Gesù gli dice “Cosa vuoi che faccia per te?”. lui” Che io veda”. Come a Giacomo e Giovanni aveva chiesto “Cosa volete che faccia per voi”. Il cieco risponde “Rabbuni” (e  non figlio di Davide, ma “maestro ,termine  che si adoperava per Dio) “che io torni a vedere”.

Gesù non compie nessun gesto, ma gli dice “Va la tua fede ti ha salvato”. Riconoscere Gesù “figlio di Dio” è quello che salva, il cieco che “subito vede di nuovo” lo segue sulla strada. Quindi si mette dietro, nel suo cammino, e lo segue.

La strada è quella di Gerusalemme dove Gesù incontrerà la morte.