Marco 1,12-15

 

GESU’ TENTATO DA SATANA SERVITO DAGLI ANGELI

Subito dopo aver ricevuto il battesimo (come risposta al suo impegno di manifestare l’amore del Padre, cioè la sua stessa capacità di amare), lo Spirito lo sospinge nel deserto. Ha cioè un impulso irresistibile che lo porta verso il luogo dela liberazione degli uomini (deserto è luogo della liberazione con la fuga dall’Egitto). E’ il richiamo all’Esodo: lo spirito lo spinge ad andare nel deserto preparando il suo cammino, il lavoro con gli uomini per liberarli da una prigione imposta – agli uomini ed ancor più alle donne – in nome di Dio.

Gesù è stato mandato da Dio, sembra assurdo, per liberare gli uomini dall’istituzione religiosa e dal suo modo di gestire i rapporti con Dio.

Va nel luogo della liberazione (il deserto) e vi rimane un lungo tempo “quaranta giorni” (ogni numero è simbolico nella Bibbia e “quaranta” indica una generazione). Dice Marco in sostanza: tutta l’esistenza di Gesù di Nazareth è stata vissuta in questa maniera, spinto dall’impulso irresistibile di liberare gli uomini. Spirito che lo porta nel deserto (luogo di liberazione) tutta la vita.

Però “tentato da Satana”. Tentare in Marco è sempre riferito alle persone pie, come  i farisei, quelli che si credono più vicine a Dio perché praticanti. Marco li pensa invece come tentatori, immagine del potere che vuole dominare, di Satana. E quando dirà Satana a Pietro è perché lo vede ancora in linea con chi aspetta un messia trionfatore, che non tollera che Gesù di Nazareth venga formalmente sconfitto.

Satana è chi attenta all’azione di Dio tesa a liberare l’umanità.

“Stava con le bestie selvatiche” (immagine presa da Daniele). Bestie sono immagini degli imperi che dominano gli uomini con la loro violenza. Gesù si troverà tra due fuochi: il potere dominante, soprattutto delle autorità religiose, ed i discepoli, figli di questa cultura (messia trionfante) e proporrà in alternativa  il “servizio”.

 

Gli angeli lo servono” (angelo è messaggero di Dio): si mettono liberamente e per amore assieme a lui, collaborano con la sua attività.

Poi vi è il ricordo del primo scontro tra Giovanni Battista ed il potere “Giovanni fu arrestato” si cerca di far tacere una voce di libertà, ma come dicevamo la scorsa settimana se viene messa a tacere ,ne nasce una superiore. Decapitato Giovanni ecco Gesù di Nazaret.

“E Gesù andò in Galilea” (terra dei pagani, Gelil) proclamando la Buona Notizia di Dio: il suo amore è per tutta l’umanità; non vi è persona al mondo che possa sentirsi esclusa dall’amore di Dio.

“E diceva: il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino” :ora si può costruire una società alternativa che lui propone, dove chi conta è a servizio di chi ha meno capacità e risorse, chi comanda lo fa per servire e non sfruttare dominando, per questo dice “convertitevi”, cambiate i valori che guidano la vostra vita, mettete il bene delle persone come unica scelta di vita.

Ed allora “credete al vangelo”, date adesione a questo buona notizia :Dio è padre e madre ,amore senza limiti, amico delle persone . Per questo vuole la collaborazione di tutte le persone.

Se questo avviene, si permette a Dio di “guidare, accompagnare “ le persone, non emanando leggi da osservare, ma comunicando interiormente il suo spirito, la sua capacità di amare.

P.S. Allego una breve riflessione di Alberto Maggi sulla quaresima che riprenderò anche alla messa: Quaresima – Istruzioni per l’uso.