LETTERA125 2022.3.1
GESU’ LO SFASCIAFAMIGLIE luca 2,41-52
Mi rendo conto che queste riflessioni possono disturbare le riflessioni che sentiremo sulla famlia,ma il commento di Alberto Maggi può aiutarci a capire il messaggio evangelico
Nel documento del Sinodo appena concluso, si ripropone l’impianto della famiglia tradizionale e si legge che “circa i progetti di equiparazione al matrimonio delle unioni tra persone omosessuali, il Sinodo ritiene che non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia
C’è da chiedersi dove si trovi questo disegno di Dio. Non certo in Gesù e il suo messaggio, unica espressione della volontà divina. Paradossalmente l’unica volta che nei Vangeli compare il termine disegno è proprio per accusare farisei e dottori della legge che “hanno reso vano per loro il disegno di Dio” (Lc 7,30), quei dottori della legge che impongono pesanti pesi sulle spalle delle persone e non vogliono aiutarli neanche con un dito (Lc 11,46).Gesù ha uno sguardo molto critico sul matrimonio e la famiglia patriarcale, e il suo insegnamento non serve per consolidare questa istituzione ma per demolirla. Gesù viene da un’esperienza difficile e traumatica dei rapporti con i suoi che sono stati all’insegna dell’incomprensione: “Neppure i suoi fratelli credevano in lui” (Gv 7,5). Gesù ha constatato con amarezza che “un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua” (Mc 6,4),).
Il matrimonio era una tappa obbligatoria per ogni maschio ebreo giunto all’età di diciotto anni. Gesù non si sposa, trasgredendo così “il disegno di Dio sulla famiglia” (“Siate fecondi e moltiplicatevi”, Gen 1,28), incorrendo nella maledizione divina: “L’ebreo senza moglie è rifiutato dal Cielo” (Pes. B. 113°). Gesù con il suo comportamento è la vergogna del clan famigliare che decide, madre compresa, di andarlo a catturare perché ritenuto “fuori di testa” 20Entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. ””Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé»( marco 3,20.) ( E sarà in occasione della tentata cattura che Gesù prenderà chiaramente le distanze dalla famiglia naturale, quella legata dai vincoli del sangue: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? Girando lo sguardo attorno, disse: Ecco mia madre e i miei fratelli. Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre” (Mc 3,21.31-35).
Poi nel suo insegnamento Gesù arriva a dichiarazioni estreme che scalzano dalle radici il solido e consacrato impianto dell’istituzione famigliare. Gesù giunge a dire che “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo” (Lc 14,25), e in un crescendo demolitore di quel che resta della famiglia, invita i suoi discepoli ad abbandonarla, assicurando loro che non sarà una perdita bensì un guadagno: “In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel tempo presente” (Lc 18,29-30). Gesù dichiara che lui non è venuto per mantenere unita la famiglia ma per dividerla: “Sono venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa…” (Mt 10,35).
Sì, sarà meglio evitare di parlare di “disegno di Dio sulla famiglia…”.
L’AUTOREdel testo base – Alberto Maggi, frate dell’Ordine dei Servi di Maria, ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche Marianum e Gregoriana di Roma e all’École Biblique et Archéologique française di Gerusalemme. Fondatore del Centro Studi Biblici «G. Vannucci» (www.studibiblici.it) a Montefano (Macerata), cura la divulgazione delle sacre scritture interpretandole sempre al servizio della giustizia, mai del potere. Ha pubblicato, tra gli altri: Roba da preti; Nostra Signora degli eretici; Come leggere il Vangelo (e non perdere la fede); Parabole come pietre; La follia di Dio e Versetti pericolosi. E’ in libreria con Garzanti Chi non muore si rivede – Il mio viaggio di fede e allegri tra il dolore e la vita.
Chiesa di San Rocco Torino 20.3.2022 Fredo Olivero, redazione