Marco 16, 15-20
IL SIGNORE FU ELEVATO IN CIELO:
E’ RICONOSCIUTA LA CONDIZIONE DIVINA DI GESU’ DI NAZARET DALLA COMUNITA’
Ascensione non è distacco, separazione di Gesù di Nazareth dalla vita dei credenti, ma è IL potenziamento della sua presenza nella loro vita.
Questo è l’ultimo pezzo di Marco, aggiunto dall’autore finale del testo(dopo Marco),ha tre conclusioni successive della stessa comunità. Questa è una.
E’ frutto dell’esperienza maturata in comunità e non solo dell’esperienza di Marco.
L’autore dice, infatti, “andate in tutto il mondo e annunciate la buona notizia a ogni creatura”. La “buona notizia” (o Vangelo) è essenzialmente questa:
Dio è solo buono, è amore che richiede di essere accolto.
Si offre per potenziare la nostra esistenza (non per toglierci qualcosa, es. toglierci la libertà, il diritto di cercare la verità anche sbagliando) e da questa proposta di libertà e amore nessuna persona si senta esclusa.
Questa è la “buona notizia” e questo va annunciato ad ogni persona.
Non è una verità, una dottrina a cui aderire, ma una forza da accogliere, rendendoci disponibili a comunicarla agli altri.
L’amore è la forza in più che questa buona notizia ci dà perché la condividiamo.
Questo porterà altre persone ad aderire, a “convertirsi”, a cambiare atteggiamento della propria esistenza: a vivere, non solo per sé, ma condividendo con gli altri. Questa è la conversione proposta :quella dei valori che orientano la nostra vita.
Come segno per gli adulti c’era il rito del battesimo; chi aderiva a questo amore, lo accoglieva con un gesto che riconosceva pubblicamente il cambiamento di vita.
“Ma chi non crederà sarà condannato ”da se stesso”: chi rifiuta questa scelta di valori si condanna da solo (non è Dio, immensamente buono, che lo condanna), ma è lui stesso che, rifiutando questo stile di vita APERTO E CONDIVISO , si toglie la possibilità di una vita di diversa qualità.
Ci saranno dei “segni” che accompagnano i credenti nella loro missione: saranno potenziati contro il male. Il testo letterale dice “e questi avranno bene” (non guariranno), staranno bene. La premura, l’affetto, il servizio alla persona, la presenza efficace rende vivibile anche la malattia grave. Quando avviene questo il malato, sostenuto, “sta bene” ,vive la malattia con maggior serenità.
E dopo aver parlato con loro “Il Signore fu elevato in cielo e siede alla destra di Dio”. Nel linguaggio popolare del tempo significa: il Signore, quello che voi avete crocifisso e ridotto come un verme, ora vive, Dio lo ha accolto con sé, ha la condizione stessa di Dio che se lo mette accanto, riconoscendogli la stessa dignità. Quando lui lo diceva , voi capi religiosi avete gridato alla bestemmia e l’avete trattato come un delinquente; Dio, invece, lo riconosce.
Poi “essi partirono e predicarono dappertutto e il Signore era con loro”. Il Signore “asceso al cielo” non se n’è andato da qualche parte, ma si manifesta in pieno nel comportamento dei discepoli che annunciano la buona notizia: Dio è amore, smettete di avere paura!
Lo stesso Dio accompagna con dei segni positivi (l’amore, il perdono, la condivisione) il loro messaggio.