Luca 14,1.7-14
“CHIUNQUE SI ESALTA SARA’ UMILIATO, CHI SI UMILIA ESALTATO”
Quando i farisei invitano Gesù, questi gli manda a rotoli il pranzo.
Qui l’invito proviene da uno dei capi e la presenza di Gesù crea problemi perché attacca la loro ambizione parlando agli invitati e notando che scelgono i primi posti con la voglia di primeggiare. Sceglie una parabola ben nota del libro dei Proverbi (cap. 25): non darti arie davanti al re, non metterti al posto dei grandi perché è meglio sentirsi dire ‘Sali su’, piuttosto che essere umiliato davanti ad uno più importante a cui si viene invitati a cedere il posto a tavola.
E Gesù rivolto a loro dice “Quando ti invitano mettiti all’ultimo posto”, non per modestia, ma perché l’altro sia avvantaggiato: sarà servito prima e meglio. Ed allora chi ti ha invitato potrebbe dirti ‘Sali più in alto”, prendi un posto più favorevole e sarai ammirato da tutti i commensali. Perché “chiunque si esalta sarà umiliato, chi si umilia esaltato”. Questo non farlo solo per modestia, ma per senso di rispetto dell’altro, per il suo bene, che è la logica di rapporti che Gesù propone.
Invertita la scala di valori della società dove tutti difendono la propria posizione , cercando di salire nei privilegi concessi dal potere.
E specifica, rivolto a chi lo ha invitato, “Quando offri pranzo o cena, non invitare i tuoi amici, né i potenti, né i ricchi vicini”. Lascia da parte parentela, amicizie, interessi, legami di potere, di “casta” che sono scelte di auto protezione a scapito degli altri. Tu lo fai per essere ricompensato!
Quando fai un “banchetto” invita gli esclusi, nella vita non comportarti solo per poter contare, accumulare, mettendoti sempre insieme ai privilegiati.
Scegli, invece, gli esclusi (poveri, ciechi, zoppi, fragili …..) e fai questa scelta di sostenere l’altro “escluso”, senza interesse personale, per generosità, per umanità.
Infatti se ti occupi del bene degli altri, permetterai a Dio di occuparsi del tuo bene, dei tuoi interessi.
Come dire: fidati dei criteri di Dio che, di fronte alla tua apertura nei confronti degli esclusi, ti garantisce la sua attenzione.
E’ un suggerimento, una scelta di vita. Se riusciamo a credere in questi valori non è difficile viverli sapendo che i risultati di successo sociale, politico, economico non ci sono, però possiamo avere una vita più umana, dove chi ci conosce realmente, ci apprezza E noi siamo sereni.