Giovanni 6,41-51
“IO SONO IL PANE VIVO DISCESO DAL CIELO”
Ora due domeniche sul tema del Pane.
I “giudei” (capi religiosi) mormorano contro Gesù, ma insieme la folla e gli stessi discepoli. Riesce a scontentare tutti, vediamo perché.
I capi perché hanno sentito dire da Gesù “Io sono” (nome di Dio) il pane disceso dal cielo. Per loro è una bestemmia, un crimine e poi stronca la loro posizione di intermediari tra Dio e l’uomo, più sono lontani più è lucrosa e facile la loro posizione, quindi non accettano un uomo con condizione divina.
Allora, conoscendolo di persona , dicono chi è la sua famiglia: “Non è costui il figlio di Giuseppe?” E Gesù “Chi non riconosce Dio come padre (espressione di amore per tutti) non può venire a me”.
Loro pensano al loro interesse.
Questo amore viene da Dio gratuitamente , che sulle persone ha un progetto di amore, “ha dato la vita senza fine” a chi crede e la sperimenta fin d’ora non gli aggrada. Un Dio che taglia i loro interessi di potere e mediazione non ha posto nella sinagoga.
Poi un richiamo biblico: tutti quelli liberati dalla schiavitù d’Egitto sono morti ed anche voi rischiate lo stesso se non accogliete questa voce. Dio ama le persone, si fa nutrimento, carne per la vita dell’uomo. Non vi sono doni divini che non passino per la condizione di umana debolezza.