Marco 13,33-37
STATE SVEGLI: ACCOGLIETE IL MOMENTO OPPORTUNO
Gesù annunciò la distruzione di Gerusalemme (ricordiamo Matteo) e del suo simbolo religioso che non permetteva il rapporto con Dio ed impediva a Dio di farsi conoscere dagli uomini.
Assicura: ogni forma di “regime” è destinata al fallimento e chiede collaborazione ai discepoli.
In Marco 13,33 dice “Fatte attenzione, state svegli” perché non sapete quando è il momento opportuno (kairòs, in greco).
Il senso di questo?
La vita e l’amore di Dio ci vengono incontro ogni giorno per essere accolti in forma nuova e creativa, c’è il rischio di non essere capaci di cogliere l’occasione opportuno, che passa e non ritorna (come i tempi della vita).
E poi continua “Come un uomo partito dopo aver lasciato in consegna la casa e dato a ciascuno il suo compito”. Intanto non si tratta di servi (come nel linguaggio ebraico), ma di responsabili autorevoli della consegna. Gesù dà loro la sua autorità (è venuto per servire, non per essere servito), il suo amore chiede di essere accolto e formulato da noi in forma nuova, creativa.
Lo Spirito anima la comunità, ma ha funzioni multiple. Al portiere (addetto alla sicurezza degli abitanti della casa) dà il compito di vegliare, di essere solidale nella prova perché il regime cadrà. Il potere per non cadere esprime tutto il suo odio e la sua forza. E quando viene minacciato non è tranquillo e tutta la notte è agitato, ma attento.
Il padrone di casa farà un’irruzione che non lascia il tempo di cambiare: quindi siate attenti. Non fate come al Getsemani che mi avete lasciato solo e vi siete addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: siate svegli. Questo è il compito del portiere per ogni individuo della casa: garantirgli sicurezza in ogni momento.
Quindi due indicazioni:
- Il Dio di Gesù di Nazareth è a servizio nostro, non è un padrone e non ci tratta da servi.
- Con la sua proposta ci dà occasioni di vita, di condivisione, di rapporti positivi ogni giorno.
E noi dobbiamo vivere sereni, felici di essere amati da Dio.