Matteo 24,37-44
VEGLIATE, SIATE PRONTI ALL’ARRIVO DEL FIGLIO DELL’UOMO
Sono gli ultimi interventi di Gesù, e Matteo li carico di significati teologici.
Il brano inizia con il versetto 36 (non riportato) dove Gesù dichiara “Quanto a quel giorno nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e il figlio, ma solo il Padre”. Sulla fine di Gerusalemme aveva detto “non passerà questa generazione” (avvenne nell’anno 70 ad opera dei Romani ), quindi riguarda la fine delle persone di ogni epoca (senso probabile) e si rimette al Padre.
E continua con un paragone noto agli Ebrei “Come furono i giorni di Noè così sarà la venuta del figlio dell’uomo” (v. 37). Gesù mette insieme la sua proposta di salvezza e quella di Noè. Entrambe indicano un cambiamento di epoca: quella di Gesù di Nazareth è una salvezza proposta a tutti, in forma nuova, di una umanità con nuovi valori.
Come ai tempi di Noè con l’arca (anche ora davanti alla sua proposta) tutti “mangiavano, bevevano, si maritavano ….” avevano una vita normale, non avevano percepito che stava capitando un evento straordinario: il diluvio, la distruzione di una comunità. Così “sarà alla venuta del figlio dell’uomo ….”
Invita ad essere svegli, attenti, a non farsi sopraffare dalla vita quotidiana, ma capire la proposta, approfondirla, non lasciarla cadere.
Poi l’esempio: due uomini saranno in un campo, uno sarà ‘accolto’ (non portato via)ma salvato, l’altro lasciato. Così due donne che macinano: una accolta, l’altra lasciata. Come l’arca di Noè non ha accolto tutti, ma solo chi si è reso conto del disastro che stava per arrivare e si è affrettato.
Così Gesù dice: siate vigilanti (lo ripete tre volte!) perché in ogni momento si può scatenare la persecuzione. Oggi è contro di me ,domani sarà contro i discepoli e solo in quel momento si capirà se avete o no accolto la proposta.
Sappiate che per le scelte, per le vostre testimonianze sarete odiati, anche messi a morte. Così hanno fatto con me !
Perciò tenetevi svegli e pronti come chi deve contrastare un furto in casa.
Ma sappiate che in qualsiasi momento il Dio di Gesù di Nazareth sta con chi subisce, non con chi perseguita, schiaccia.