Luca 21, 5-19
LA VOSTRA VITA LA SALVERETE PERSEVERANDO NELLA PROPOSTA DI PACE: NON FATEVI INGANNARE!
Per inquadrare il brano di Luca (cap. 21) dobbiamo rifarci all’assedio dell’ Assiria (7° sec. a.C.): 46 città del Medio Oriente furono devastate e Gerusalemme assediata, dice la storia, da 185.000 militari che in una notte lasciarono l’assedio. Gli Ebrei interpretarono questo come estrema salvezza venuta da Yahvè che, nel momento di massimo pericolo, interviene a salvare il “suo popolo”.
Questa lettura è la stessa del Salmo 46,6 “Dio è in mezzo ad essa (Gerusalemme), non potrà vacillare”: un po’ di fede in Dio, un po’ di autoesaltazione.
Ora il tempio, la meraviglia del mondo, verrà distrutto, “non sarà lasciata pietra su pietra”. Nell’anno 70 i Romani distruggeranno le “mura del tempio”: stesso quadro militare, ma non interverrà Dio. Gesù dice “Non fatevi ingannare dai profeti di sventure”: la salvezza dell’umanità avviene . L’inaugurazione del Regno che viene proposto da Dio, accoglie le proposte di servire la pace e la vita di qualità avverrà a tappe. Le nazioni, prima, si scateneranno una contro l’altra, cioè vi saranno fatti terrificanti, metteranno anche le mani su di voi, “dal cielo” (da Dio) non verrete sottratti alla violenza delle guerre decise dai popoli potenti, anche se molti si faranno portatori della liberazione di Dio immediata e ne annunceranno la vendetta sui nemici. Non seguiteli! A questa distruzione del tempio non seguirà – come predicavano – la fine del mondo. E’ solo la fine di un’epoca.
La scelta della guerra da parte delle nazioni ci sarà, non ci sarà l’intervento di Dio come un “salvatore vendicativo” a favore del “suo” popolo. A queste violenze Dio non ci sottrarrà e ci saranno perché sono vostre scelte (di chi governa e giuda i popoli).
Quando tra i popoli si scelgono queste vie e non quelle della pace, ne soffrite molto anche voi. Vi proporranno dei “valori” come “religiosi”: Dio – Patria – Famiglia, ma voi avrete modo di testimoniare che Dio è il Padre non padrone che dà la propria vita; patria diventa il Regno di Dio, cioè la comunità, la convivenza tra i popoli senza limiti e confini, con nuovi modelli di relazione; famiglia diventerà fraternità oltre i vincoli di sangue.
Toccherà a voi testimoniare questo cambio di valori e, proprio per questo, sarete perseguitati ed anche uccisi!
I difensori di falsi valori li impongono con la prepotenza e sono nemici della convivenza umana pacifica.
Voi continuate “… tutti i vostri avversari non potranno resiste e controbattere”. Non pensate neppure che cosa dire quando vi difenderete: le parole giuste le avrete dalla vostra coerenza, perseveranza, vi darò parole di sapienza”.
Più avanti, negli Atti, Luca riprenderà questo nel martirio di Stefano, primo martire: non sanno resistere alle sue parole e alla sua testimonianza e lo eliminano.
Qui vi è il messaggio di resistenza pacifica di Dio, che annulla il “privilegio” di Israele, il suo sogno di predominio e dice : sarete perfino odiati dai vostri familiari.
Il Deuteronomio (cap. 13) prevedeva, infatti, che, in caso di idolatria, si potesse uccidere anche i familiari. L’adesione al messaggio di pace di Gesù viene considerato “idolatria”.
Ma Gesù di Nazareth assicura “Nemmeno un capello del vostro capo (la cosa nimina) andrà perduto”. Supererete il messaggio di paura “Sappiate che dopo questo la vostra liberazione è vicina”.
In un mondo basato sul privilegio, sul dominio ,sulla forza, sulle frontiere, sulle caste, sulle tangenti queste persecuzioni sono possibili, ma sappiate che a vincere non sono questi. “Se saprete resistere fino in fondo, salverete una vita di qualità possibile, fondata su Dio amore, patria senza confini, famiglia legata da condivisione e fraternità universale”.