EUCARESTIA (MESSA DOMENICALE DELLA COMUNITA’)
CHE COSA NON E’, CHE COSA E’
A.NON E’
1. Il culto da dare a Dio (perché a Dio non serve il nostro culto).
2. L’eucarestia: un premio per la buona condotta?
3. Paolo ai Corinzi dice “chi mangia il pane indegnamente (=
non lo condivide), mangia la propria condanna”. E Paolo si riferisce alla cena che precedeva l’eucarestia: c’era, infatti, gente che portava cibo e non lo condivideva, mentre altri facevano la fame! Questo era “indegno”!
B. CHE COSA E’
1. Il momento di incontro della comunità cristiana in cui Dio ci rivolge la “sua parola”, divide il pane (ed il vino), segno della vita data per noi, mettendo a disposizione la sua stessa forza.
2. Momento in cui la comunità si impegna a vivere insieme il messaggio della “buona notizia” (Vangelo).
3. Momento in cui Dio si fa “pane e vino”(cibo) e noi ci
impegnamo ad essere pane per gli altri.
4. Gesù dice “Io sono in mezzo a voi come uno che serve” (Luca).
Momento in cui ci si impegna a condividere,a servire.
5. Accettare l’amore di Dio e passarlo agli altri: farlo passare
tra di noi che riceviamo questa energia da Dio.
6. La preghiera che facciamo, che esprimiamo accogliendo l’amore di Dio deve farci uscire da noi stessi con scelte solidali.
7. La. “comunione” non è il premio per chi ha tenuto una
“buona condotta”, ma un sostegno ad averla.
E’, forse, limitato il paragone, ma è “una medicina per il malato” e Gesù è il medico.
Proprio perché viviamo nel compromesso, nel peccato,talora nell’infedeltà, abbiamo bisogno di forza da Dio (Eucaristia).
8. Allora, bisogna confessarsi al prete prima della
comunione?
No, ma è possibile.
Ci sono altri momenti di perdono: la richiesta di perdono all’inizio della messa è vera confessione che riceve il perdono
di Dio, non è una finzione;
La richiesta di perdono personale in qualsiasi momento del giorno, altri sacramenti come il battesimo, l’unzione dei malati sono sacramenti del perdono. La stessa eucaristia è “per il perdono del peccato” (parole ripetute dal prete nella consacrazione).
L’importante è essere sinceramente in ricerca di Dio: cercare Dio e la sua giustizia per essere perdonati da Dio che, in molti modi, ci regala il suo amore, qualsiasi sia il nostro atteggiamento, ci accompagna sempre (è“tutore”, paraclito), ed ha posto la “residenza” (dimora)a casa nostra, fa parte del nostro nucleo familiare.
Fredo Olivero 2012.9